Siamo connessi con i nostri smartphone 24 ore su 24, ma quanto siamo connessi con noi stessi?
Questa è la frase con cui Jon Kabat-Zinn, medico americano che ha fondato la prima Clinica per la riduzione dello stress basata sulla coltivazione della Consapevolezza, apre i suoi convegni sulla tecnica della mindfulness. E le sue sono parole che fanno davvero riflettere.
Ogni giorno diamo molte cose per scontate, agendo in modo automatico.
Parcheggiamo l’auto e poi ci scordiamo dove l’abbiamo messa, oppure mangiamo senza assaporare il cibo perchè siamo intenti a fare dell’altro. Il risultato è che siamo distratti dai pensieri, dalla fretta, e ci dimentichiamo di vivere il presente.
La mindfulness invece è uno strumento molto utile per ridurre stress e ansia e consiste nell’avere consapevolezza, nel coltivare l’intimità con noi stessi tutti i giorni. Fondamentale, quindi, è non dare nulla per scontato.
Ciò che la mindfulness dice è che non ci sono momenti futuri, non ne esistono.
E se non siamo presenti ora, mentre stiamo leggendo questo articolo, ecco che abbiamo perso questo momento. Scopriamo meglio cosa significa essere qui in questo momento preciso.
Consigli pratici
Prendiamo, ad esempio, il respiro: respirare è automatico e lo facciamo senza accorgercene.
Ma se proviamo ad essere consapevoli del nostro respiro, notiamo anche che è difficile mantenere l’attenzione su di esso per più di qualche secondo. Questo accade perchè la nostra mente è in continua ricerca di stimoli, e dopo un po’ “si annoia”.
Come possiamo fare quindi per mantenere la concentrazione?
Lo stesso Kabat-Zinn ci consiglia di provare a sederci per dieci minuti e di scrivere quali sono i pensieri che abbiamo mentre respiriamo. Registriamo cosa sta accadendo nella nostra mente e vediamo se ogni volta che ci deconcentriamo riusciamo poi a tornare consapevoli del nostro respiro. Il tutto senza badare a cosa sta accadendo nella nostra mente.
Un altro consiglio è questo: la prossima volta che ci annoiamo mentre siamo concentrati sul nostro respiro, proviamo a tapparci il naso: sembra stupido, ma in realtà non lo è.
Infatti ci permette di prendere coscienza di quanto sia importante per noi potere respirare attraverso di esso!
“Il pericolo e la bellezza di questa pratica è che può riavvicinarti a te stesso”
Jon Kabat-Zinn
La propriocezione è uno dei nostri sensi più strabilianti ed è molto importante perché ci dà modo di sapere dove è il nostro corpo nel tempo e nello spazio, attimo dopo attimo. Ad esempio, anche se non la stiamo vedendo, sappiamo dove è la nostra gamba, e così via. Ma se accadesse qualcosa al nostro senso di propriocezione, potremmo non sapere neanche di avere un corpo.
Se poi vogliamo sapere perchè è così difficile praticare la meditazione, la risposta di Kabat-Zinn é questa:
“Siamo stati psicologicamente condizionati dentro schemi mentali ed abitudini corporee che ci hanno rubato il corpo e concentrati nei pensieri.”
Il Metodo di Kabat-Zinn
Obiettivo principale del metodo ideato da Kabat-Zinn è aiutare i pazienti ad affrontare sofferenza e stress attraverso la “consapevolezza del momento attuale”.
Il suo percorso unisce l’esperienza millenaria delle tecniche della meditazione con aspetti scientifici e psicoeducazionali, proprio in ambito medico.
Nel 1979, con il sostegno del primario di Medicina Interna del Medical Center dell’Università di Worcester, Kabat-Zinn ha fondato la prima Clinica per la riduzione dello stress basata sulla coltivazione della Consapevolezza.
Zinn insegna a dedicare la massima attenzione a sé stessi e alla propria condizione, concentrandosi sulla realtà delle cose e vivendo il momento presente, senza dare giudizi o interpretazioni a persone, cose, pensieri.
Il programma comprende diverse pratiche di consapevolezza: consapevolezza in movimento, nel camminare, nel mangiare, sul respiro, sulle emozioni, sensazioni, sui pensieri. Sono incluse riflessioni sulla fiducia in sé e l’attenzione non giudicante e su attenzione e stress. Molti sono poi i momenti di condivisione di gruppo.
Il protocollo MBSR:
- è utilizzato per molte fonti di stress o patologie correlate come cancro, disturbi del sonno e digestivi, dolori cronici, malattie cardiovascolari e polmonari, ipertensione, cefalea, malattie della pelle, AIDS.
- Trova applicazione anche nelle problematiche psicologiche: depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi alimentari, ma anche separazioni, lutti, separazioni, problemi di coppia.
- un addestramento intensivo alla meditazione di consapevolezza (più conosciuta come Vipassana), detta anche “auto-regolazione intenzionale dell’attenzione”. La pratica si è rivelata utile (come dimostrano recenti e numerosi studi di neuroscienze) ad aiutare le persone a prendersi cura di se stesse per vivere in modo più sano, imparando ad adattarsi alle circostanze della vita e alleviando la sofferenza che accompagna disturbi fisici, psicosomatici e psichiatrici.
- nasce come programma strutturato in 8 incontri di gruppo settimanali di due ore e mezzo ciascuno, più quattro incontri di follow-up a distanza di qualche mese, ma possono esserci incontri durante i week-end o a seconda delle necessità degli utenti.
- aiuta a coltivare una modalità di relazione decentrata verso l’esperienza cognitiva, emotiva e sensoriale dolorosa, a disattivare intenzionalmente gli automatismi dei pensieri, a lasciar andare la tendenza alla proliferazione mentale liberandosi così da un compulsivo e doloroso rimuginio sulle esperienze dolorose.
MINDFULNESS – CENTRO ITALIANO STUDI
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