
Credits: Becomingminimalist.com
Una blogger americana, il cui articolo è stato riportato dal sito Becoming Minimalist, ha scritto della sua esperienza: ha infatti deciso di non comprare niente tranne cibo e articoli per l’igiene personale per un anno intero.
Britt, così si chiama, scrive dicendo di avere imparato molte cose su se stessa, sulle sue abitudini di consumo e sui processi psicologici che i divieti causano.

Britt di Tiny Ambitions
Leggiamo le sue parole:
Sono già passati sei mesi da quando mi sono ripromessa di non comprare niente di nuovo per un anno, il che significa che ho passato gli ultimi sei mesi a non comprare altro che l’essenziale: pago l’affitto, compro cibo e articoli da toeletta.
Britt prosegue: È una scelta radicale? Alcune persone potrebbero dire di sì, ma io non lo penso. E’ stata una decisione dettata dalla situazione che stavo vivendo. Avevo bisogno di darmi una regolata, di svoltare. Avevo sentito che la mia predisposizione a fare shopping compulsivo stava esagerando, e non volevo cedere, sentivo che era ora di cambiare.
Non dovrebbe essere strano dire: “Non ho intenzione di comprare qualcosa di cui non ho veramente bisogno per tot giorni”. Forse sembra una grossa decisione solo perché siamo stati condizionati a credere che abbiamo sempre bisogno di nuove “cose”, ma in realtà non è così. Si tratta solo di un retaggio con cui ci hanno cresciuti gli esperti del marketing.
Ormai comprare in continuazione è la regola. È normale vivere in una casa che ha il doppio delle dimensioni di cui abbiamo effettivamente bisogno. E, naturalmente, è normale indebitarsi, magari per essere come i vicini o gli amici. Quando il consumo viene visualizzato in questi termini, è facile capire perché intraprendere un percorso come quello di Britney viene visto come qualcosa di eagerato e impossibile.
Ho più che abbastanza
Britt continua il suo post scrivendo: Sarò stata fortunata, ma devo dire che in nessun momento negli ultimi sei mesi ho sentito che mi mancava qualcosa di materiale. Non mi sono mai sentita come se non avessi ciò di cui avevo bisogno, altrimenti non avrei potuto continuare nella mia impresa, che sarebbe fallita. Sapevo che dovevo usare ciò che avevo già, come i prodotti da bagno, prima di poterli sostituire, e quindi per me è stato più facile apprezzare ciò già che avevo.
Dato che sapevo che non potevo comprare nulla, ho iniziato a notare tutte le “cose” che avevo.
Questo soprattutto per i prodotti cosmetici e per la cura della persona, cose che usiamo tutti quotidianamente. Non ho mai realizzato di quanti tubi di deodorante o di crema per il corpo avevo nell’amadietto del bagno fino a quando ho iniziato la mia sfida.
Non ho avuto la necessità di comprare un nuovo deodorante o una crema per il corpo per mesi, e ho il sospetto che non dovrò farlo per un po ‘. (Ho anche scoperto di avere una scorta di sette spazzolini da denti – in una casa per due persone. Quante bocche penso di dover spazzolare contemporaneamente? 😀 )
Consumo consapevole
Quando s’intraprende qualsiasi tipo di cambiamento nel nostro stile di vita, di primo acchito tendiamo a vivere i nostri desideri come fossero delle mancanze.
Questo modo di pensare però cambia quando ti rendi conto di quanto effettivamente hai. Quindi, tutto ciò che devi fare è smettere di pensarci ed essere consapevole di tutto ciò che possiedi già.
Questo tipo di mentalità della mancanza è pervasivo e deve essere tenuto sotto controllo il più possibile.
Ci sono alcune strategie che si possono adottare. Ad esempio, quando senti di volere comprare qualcosa di nuovo ma che in realtà non ti serve, chiediti: “Sto acquistando questo oggetto perché è in vendita? Se posso comprarlo adesso (quando non ne ho bisogno), potrò comunque farlo quando ne avrò davvero bisogno”.
Questa è un’ altra scoperta che ho fatto in seguito alla mia decisione di non comprare. Infatti questo proposito, invece di portarmi a ridurre il mio interesse per le cose, l’ha invece amplificato: tutto ciò che possiedo ora è come se fosse sotto un microscopio, in attesa che io decida come e se posso utilizzarlo meglio.
DIY: un’abilità essenziale
Non so se è a causa del divieto di acquisto o se è del tutto casuale, ma ho dovuto riparare molti dei miei vestiti negli ultimi sei mesi. La biancheria intima, il cardigan, i calzini invernali e i pantaloni da yoga avevano dei buchi.
Ho scoperto che essere autosufficienti, anche se si tratta solo di cucire dei buchi nei vestiti, è davvero una bella sensazione. Ed è un’abilità indispensabile quando stai cercando di ridurre i consumi.
I divieti non sono poi così difficili da rispettare. Quando ho scritto sul mio blog del mio proposito – continua Britt – ho ricevuto molti commenti di persone che non credevano che sarebbero state in grado di intraprendere una sfida così estrema.
La blogger conclude il suo post scrivendo:
Mentre negli ultimi sei mesi ho dovuto resistere alle tentazioni, una volta arrivata nel luogo (presumibilmente un centro commerciale, ndr) in cui sapevo che sarebbe stata dura resistere allo shopping compulsivo, sapevo che il mio proposito era qualcosa in cui dovevo impegnarmi veramente per rimettermi in carreggiata, quindi è stato piuttosto facile mantenere la rotta.
Quindi, se pensate che non riuscireste a smettere di comprare, io invece vi dico che lo fareste – conclude la blogger.
La morale è:
Credete un po’ di più in voi stessi: se lo volete davvero, potete fare tutto ciò che pensate.
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