Il primo bacio? No, meglio il primo tacco!

Le scarpe di Debbie Wingham – Credits: corriere.it

Secondo voi le donne si ricordano più facilmente del primo bacio o del primo paio di scarpe col tacco indossate? E quante donne sono pentite di avere lasciato il fidanzato rispetto a quelle che hanno gettato via un paio di scarpe? Attenti perché le risposte potrebbero sorprendervi: solo il 63 per cento delle donne intervistate ricorda il primo maschio che ha baciato, mentre un nutrito 92 per cento ricorda esattamente il primo tacco che ha acquistato con i propri soldi. E non è finita: rispetto al 15 per cento delle donne che si dicono pentite di avere lasciato un uomo, il 96 per cento si mangerebbe le mani per avere buttato nella spazzatura quel meraviglioso paio di scarpe rotte e inservibili!

I dati sono stati forniti da un sondaggio pubblicato in Gran Bretagna e riportato da Staibene.it nel 2009, mentre altri studi su scarpe e personalità sono stati pubblicati sul Journal of Research in Personality.  Questi dati aprono uno scenario molto eloquente sui gusti e i desideri più reconditi delle donne. La scarpa è infatti sempre più desiderio, sogno, ed in certi casi ossessione.

Molte donne ed anche parecchi uomini sono alla ricerca della calzatura dei loro desideri e di quell’oggetto che, da necessità, è diventato sinonimo di culto e di venerazione. 

Le mitiche Laboutin a suola rossa

La storia della Scarpa

Le prime scarpe della Storia risalgono a 2000 anni fa

Per parlare della storia della scarpa non basterebbero mille pagine; sin dalle sue origini la calzatura è passata dalla connotazione di oggetto necessario per camminare a simbolo di nobiltà e autorità.

Gli Egizi nel 3500 a.C. lasciavano l’impronta del piede nella sabbia bagnata e poi producevano con papiro intrecciato una suola delle esatte dimensioni dell’impronta. Per tenerla legata al piede utilizzavano legacci di pelle grezza e così nascevano i primi sandali della storia, anche se tutte le civiltà antiche hanno sviluppato il loro personale modello.
Le scarpine della foto sono state rinvenute in un’antica tomba di Palmyra, città che sorgeva nel cuore del deserto siriano, a 250 chilometri dalla capitale Damasco. Appartenevano a un bambino vissuto almeno 2000 anni fa e oggi sono conservate nel museo della città.

I Faraoni potevano possedere le pianelle in versione nobile, arricchite da fibbie d’oro e decorate con pietre preziose. Le suddette scarpe regali, sulla suola recavano dipinta l’immagine del proprio nemicoottima idea per sublimare l’aggressività credendo di calpestare chi proprio il reale piede non sopportava – pensiamo piuttosto a cosa mai accadrebbe oggi, se dovessimo appiccicare sulla suola delle nostre scarpe la foto del capo, del marito fedifrago o dell’ex amica per poi venire scoperte…

Sandali antichi greci

Nell’antica Grecia le cose si evolsero e le prostitute si fecero furbe: sotto la suola portavano la scritta “Seguimi”evito anche in questo caso di fare paragoni con i tempi nostri perché le immagini che mi sovvengono sono quelle di scarpe con tanto di neon fluorescenti lampeggianti e sirena, il che non è comunque bello nemmeno a immaginarsi -. Si iniziò a fare sul serio intorno al 1400, quando fecero la loro comparsa le Chopines o zeppe create in Turchia che erano dotate di tacchi alti dagli 8 sino ai 20 centimetri!

Scarpe dell’antica Roma – Credits: dailybest.com

Nel 1580 fu Mary Tudor ad indossare – le cronache dicono senza mai smettere, sarà poi vero? – i tacchi alti per avere più autorità e dare una immagine di potere – evidentemente Mary era proprio bassina, ma tanto… Con il Re Sole ecco l’uomo che si appropria del tacco, e che tacco! Dotato anch’egli di poca altezza, pare usasse indossare i talons rouge, rialzi alti sino a nove centimetri. Anche Maria Antonietta andò al patibolo indossando i tacchi prima di essere decapitata, si dice avesse un paio di scarpe alte nove centimetri.

Scarpe di Maria Antonietta – Credits: ilprincipeazzurroesiste.com

Le scarpe oggi

La scarpa più alta pare sia quella costruita da un artigiano indiano che si lamenta di non riuscire a venderla , chissà poi perché, dato che è alta solo 50 centimetri e si può mettere comodamente per fare la spesa o per una passeggiata con gli amici.

La scarpa più alta – Credits: Focus.com

 

Scarpa Valentino, la più sensuale

La scarpa più costosa è stata per anni quella di René Caovilla, 91 mila euro, da acquistare facilmente ai grandi magazzini londinesi Harrod’s. I sandali, proprio come i gioielli della regina, sono custoditi in una teca di vetro e sorvegliati da un cobra vero.

Scarpe cakey: Debbie Wingham – Credits: corriere.com

Oggi invece le scarpe più costose sembrano essere quelle della stilista d’alta moda Debbie Wingham, realizzate dallo shoe artist Chris Campbell, che tempestate di diamanti, con dettagli in oro, platino e pelle, costano la bellezza di 15 milioni di dollari.

15 milioni di dollari per queste scarpe di Debbie Wingham! Credits: corriere.it

Quest’estate un’azienda italiana, il marchio livornese Beechic, ha realizzato le infradito più costose del mondo: nove zaffiri blu naturali, taglio marquise, (per un totale di 18 carati ) e 3 diamanti bianchi, taglio brillante (per complessivi 3 carati ) sono le pietre preziose (e certificate) di queste infradito-gioiello. Il costo della ciabattina Virtuosa, realizzata a mano, è di 290 mila euro. Il modello è proposto in bianco, ma per esigenze e richieste dei clienti l’azienda può produrle anche in altri colori, dal nero al grigio, fino al verde militare.

Le infradito di Beechic – Credits: corriere.it

Nell’ambito della ricercatezza e del proibito, si fa per dire, ecco un simbolo su tutti: le ballerine fetish di Christian Louboutin, icone di sensualità e accattivante sadomaso. La creazione del genio dello stiletto Christian Lauboutin, che è stata presentata in occasione della mostrafetish di David Lynch a partire dal 3 Ottobre al 3 Novembre del 2012 presso la Galerie du Passage di Parigi, oltre allo stupore ha suscitato anche una sorta di deja vu.

Le sue fetish ballet heels, fotografate dal genio del cinema contemporaneo, dal tacco vertiginoso e caratterizzate dalla inconfondibile suola rossa, sono davvero sorprendenti ed hanno anche suscitato la protesta delle modelle, che si sono rifiutate di indossarle in passerella perché troppo scomode. Pronta è stata la replica dello stilista: “Con queste scarpe non si può pensare ne’ di camminare ne’tantomeno di correre, sono state realizzate per restare sdraiate”.

Le mitiche fetish ballet heels di Lauboutin

 

E voi, quali scarpe indossate? 🙂

 

 

 

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Sono Psicologa e giornalista.
Direttore editoriale di "Le Cronache della Bellezza", amo informare.
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