“L’Italia a Hollywood” è il titolo della nuova mostra al Museo Ferragamo di Firenze, curata da Giuliana Muscio e Stefania Ricci, dal prossimo 24 maggio fino al 10 marzo 2019.
Nel 1919 Salvatore Ferragamo si trasferì a Santa Barbara, in California, per aprire un laboratorio di scarpe su misura e riparazione e da lì a poco venne notato dall’ élite hollywoodiana, diventando famoso come “il calzolaio delle stelle”. Nella mostra fiorentina, che si avvale di prestiti prestigiosi, forniti da musei e collezioni pubbliche e private italiane e americane, e della collaborazione di importanti istituzioni legate al mondo del cinema, possiamo ammirare i capolavori dello stilista che vanno dal 1915 al 1927, gli anni in cui egli si trovava ad Hollywood ed aprì il suo Hollywood Bootshop.
Ferragamo divenne famoso quando l’American Film Company gli diede fiducia, assegnandogli la produzione degli stivali da cowboy per i suoi storici film Western. La sua fama si diffuse rapidamente grazie ai primi clienti, nomi del calibro di Mary Pickford, Douglas Fairbanks, Pola Negri e Rodolfo Valentino. La peculiarità di Ferragamo era che egli non era solo il calzolaio delle star, ma anche loro amico. Comprendeva i bisogni specifici di ciascuno dei suoi clienti, adattando la scarpa di conseguenza.
L’impressione per chi visita la mostra dello storico stilista, è quella di trovarsi sul set di un film, corroborata anche dal tipo di allestimento scenografico curato da Maurizio Balò, che trae ispirazione dagli studios americani degli anni Venti. Ed è proprio in quegli anni, nel 1922, che in seguito alla scoperta spettacolare della tomba di Tutankhamon, Cecil B. DeMille chiese a Salvatore di disegnare le calzature per il suo film I Dieci Comandamenti, la prima delle sue numerose collaborazioni cinematografiche nei decenni a venire: da Douglas Fairbanks Sr in Il Ladro di Bagdad di Raoul Walsh (1924) fino a Cate Blanchett in Carol e, ovviamente, la scarpetta da ballo di Cenerentola della versione Disney del 2015.
La mostra illustra soprattutto il ruolo ricoperto dagli italiani nel cinema muto e contemporaneo e lo fa con fotografie, spezzoni di film, oggetti, abiti e raffigurazioni artistiche. Parte integrante è il progetto “Two Young Italians in Hollywood”, curato da Lo Schermo dell’Arte Film Festival, che vede il coinvolgimento di due giovani artisti italiani che lavorano a Los Angeles, Manfredi Gioacchini e Yuri Ancarani.