Bluvertigo, black out emozionale per Thomas

E’ passato un mese esatto e la distanza temporale intercorsa aiuta a scrivere di un evento particolare.

Il 4 Aprile 2014 i Bluvertigo si sono riuniti su un palco dopo sei anni per omaggiare un loro amico scomparso un anno fa, Thomas Balsamini, dj e co-fondatore del mitico Velvet di Rimini. Era da tempo che i quattro pensavano di ricordarlo pubblicamente e l’occasione si è concretizzata anche e soprattutto grazie a Mirco Veronesi, prezioso e stretto collaboratore di sempre. Mirco ha raccolto la sfida difficile di riunire su un palco persone che non suonavano assieme da tempo e che si sono esibite senza percepire cachet ma che hanno ripercorso musicalmente le tappe della loro vita insieme, proprio in onore dell’amicizia profonda che li legava a Thomas.

Lo stesso Livio Magnini, in una intervista a Rockol.it, aveva dichiarato:

 “Quando apprendemmo della morte di Thomas Balsamini fummo investiti da una quantità incredibile di ricordi. Il Velvet, per noi, era una seconda casa. I concerti più coinvolgenti della nostra carriera li abbiamo fatti lì, e sempre lì abbiamo fatto le prove generali dei nostri tour più grandi. E’ un locale con un’atmosfera particolare, e non siamo stati solo noi a accorgercene (…) con Matt Bellamy passammo delle ore incredibili, riuscendo anche a fare un giro in pedalò sullo specchio d’acqua artificiale dietro al locale. E poi Thomas non ha mai fatto mistero di considerarci il suo gruppo italiano preferito”.

Photo Daniela Castoldi

Ecco quindi perché i Bluvertigo hanno festeggiato il compleanno di Thomas nel locale che li ha visti così presenti ed assidui, un luogo – simbolo di tanti momenti passati a vivere ore che non hanno dimenticato.

Ed ecco anche perché lo show è stato caratterizzato da una formula irripetibile, da una chimica rafforzata ulteriormente, se possibile, dal ricongiungimento di un altro elemento della tavola periodica dei Bluvertigo: Marco Pancaldi, il primo chitarrista della band. Accanto a lui, Max Carnevale, fratello del batterista Sergio, che molte volte ha suonato il suo basso dal vivo con la band. Incursione anche di un altro amico, Daniele Dupuis alias Megahertz, che si è unito alla inconsueta “feast of friends” per dare il suo apporto sonoro.

Non si può raccontare quello che nessuno si aspettava, quella notte nessuno poteva essere preparato. Né chi ha sempre assistito ai concerti dei Bluvertigo, né i fan dell’ultimo momento, magari accorsi sulla scia della popolarità raggiunta da Morgan con X Factor. Questo perché si è verificato qualcosa che non era mai successo prima: il gruppo riunito dopo la maturità raggiunta anche grazie alle singole esperienze soliste, l’apporto di Marco Pancaldi e di Massimo Carnevale, il tocco di colore di Megahertz.

Ph. Giacomo Marchetti

Una potente base sonora, una presenza scenica in cui ognuno trova la sua precisa collocazione.

Morgan Marco Castoldi il frontman, lo stage – diver, generoso con gli astanti. Andy Andrea Fumagalli tastiere e voce, istrione eccentricamente abbigliato che salta, balla ed incita il pubblico. Livio Magnini ed il suo sound preciso della chitarra, l’entusiasmo palpabile, la compostezza misurata. Sergio Carnevale e la sua energia pura, sudore e batteria, sorrisi e solarità. Marco Pancaldi e la sua chitarra distorta, psichedelica, la precisione felice.

Non volendo essere questa una recensione ma solamente il ricordo di un prezioso evento, non mi soffermerò su qualità, preparazione e quant’altro, tutti elementi ben presenti. Diciassette i pezzi suonati, accolti da un pubblico entusiasta, vociante, partecipe ed incredulo, quello delle grandi occasioni. Fuori, la pioggia scrosciante che ha inzuppato l’enorme prato – parcheggio del Velvet rendendo scivoloso ogni passo.

Alla fine, il black out su uno dei pezzi più potenti, l’ultimo in scaletta, forse non a caso il primo singolo dei Bluvertigo: Iodio.

Sergio continua a pestare le bacchette sulla batteria, Morgan incita il pubblico ma il tempo è scaduto, complice un black out, un corto circuito che si è fatto metafora della saturazione emozionale dei presenti.

 Sul sito antologico dei Bluvertigo Prospettiva Bluvertigo Tiziana Frosali ha scritto:

 “(…) I molti nuovi fan dei Bluvertigo guardavano, ascoltavano e capivano, finalmente, che cos’è il fattore X. Forse neanche immaginavano che i Bluvertigo fossero una electro rock band fatta di sudore e strumenti veri, di talenti come Sergio Carnevale, Livio Magnini e Andy (Andrea Fumagalli) che sono la vera struttura portante di Morgan, il quale trova nella band la sua dimensione connaturale di rocker, autore e frontman.Con la giacca dell’anno scorso i Bluvertigo stanno sempre benissimo”

Come non condividere?

Andy Sergio e Livio con Mirco Veronesi

T-shirt in Memory of ThomasI Bluvertigo hanno realizzato delle T-shirt in ricordo della serata e di Thomas Balsamini, il cui ricavato sarà interamente devoluto all’AIL (Associazione italiana contro le Leucemie- linfomi e mieloma).

 

In molti attendono nuove date live del gruppo; chissà che i Bluvertigo non prendano in considerazione l’eventualità di suonare ancora assieme, visto l’ottimo riscontro ottenuto dal concerto?

Ph. Alex Cavuoto
Ph. Giacomo Marchetti

Ph. Giacomo Marchetti

Ph. Giacomo Marchetti
Ph. Giacomo Marchetti

Ph. Silvia Rosignoli

 

QUI Foto by Roberta Sotgiu per PBV

Appunto di Stile: I Bluvertigo sono stati vestiti da TOM REBL

 

La scaletta del concerto

Il nucleo
Sono=Sono
Il mio mal di testa
L.S.D la sua dimensione
Vertigoblu
Complicità
Decadenza
Cieli neri
Sovrappensiero
L’assenzio
La crisi
Troppe emozioni
Ideaplatonica
Fuori dal tempo
Zero
Altre forme di vita
Iodio

BLUVERTIGO 

Sito VELVET

ROBERTA SOTGIU PHOTOGRAPHY

DANIELA CASTOLDI PHOTOGRAPHY

About Author

Sono Psicologa e giornalista.
Direttore editoriale di "Le Cronache della Bellezza", amo informare.
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