“Io resto così”, il diario intimo di Debora Scalzo

Debora Scalzo alla Mondadori di Sestri Ponente (GE) – Foto by Oriana Mariotti

“La passione per la scrittura è da sempre con me. Sin da
piccina scrivevo sempre e ovunque, pensieri, parole, frasi, storie. La
scrittura, come la fotografia e la musica, per me è pura passione, perché sono
ricordi indelebili, che nessuno potrà mai cancellare”.

Immaginate di aprire il diario segreto, intimo, di una amica.

Immaginate di immergervi nel suo mondo, in un flusso di coscienza ininterrotto in cui lei, la vostra confidente, scrive di se stessa, del suo mondo interiore, dei suoi sogni ma anche delle sue paure.

Le pagine che compongono il romanzo di Debora Scalzo, Io resto Così, edito da Ibiskos editrice Risolo. sono proprio questo.

Quasi simili ad una chiacchierata profonda con una amica, ma molto più ricche di un discorso, più piene di ciò che l’impronta verbale trasmette, perché sono parole scritte. E le parole scritte esprimono anche stati d’animo altrimenti non decifrabili o immediatamente riconoscibili, come la paura e la speranza. E sono proprio quei numerosi puntini di sospensione disseminati fra le parole ad avere creato quasi un dibattito fra i lettori; amati o detestati, ci riconducono comunque ad una domanda che è superiore: cosa trasmettono? Per l’Autrice quei segni sono il simbolo della speranza. La speranza in una vita fatta di sofferenza, quasi come fossero attese piene di futuro. Ecco che , nelle parole della Scalzo, viene svelato il quesito: riempire quei puntini con realtà positive, con sogni realizzati, con sostanza e materia; questo desidera. 

La stessa Autrice mi confida: “questo romanzo è nato perché avevo bisogno di raccontare le mie emozioni.
Avevo bisogno di rileggermi e trasmetterle queste emozioni. E’ nato di notte, nei momenti più malinconici ma veri, dove
ci ho messo tutta me stessa”
.Ed aggiunge: “l’ho scritto in 3 mesi, tutte le notti.Solo in alcuni momenti del libro, mi sono dovuta fermare per
emozioni troppo forti e difficili per me da scrivere”

Del resto, il romanzo è sicuramente un inno alla vita ed alla speranza; all’ amore, da lei tanto cercato e a volte eluso con sofferenza, anche a causa di amori sbagliati, colpi di testa, impulsività che si vorrebbero dimenticare ma che aiutano a crescere.

L’autrice “Non sa” molti perché, e così resta a vivere l’incertezza con coerenza e coraggio: quando ci porta a disegnare una immagine finale passando attraverso il viaggio per arrivare agli affetti familiari.

Dal sud al nord, da una realtà più familiare e tradizionale alla quotidianità di una grande città come Milano, il percorso della Scalzo non deve essere stato facile: “Milano è una bellissima città che offre molto. A me
personalmente, ha dato tanto sia come persona che come soddisfazioni
personali, ma il Sud è magico, si è felici con poco, ma non in senso
materiale, piuttosto come vita fatta di emozioni e calore. Un esempio che per me dice
tutto, sono i bambini:a Milano ad esempio, molti hanno lo smartphone, mentre al
sud giocano a pallone in cortile con altri bambini.”
Il lavoro e le responsabilità, quindi, contrapposte con il Paese di nascita, con la gioia della spensieratezza.  E, proprio come scrive Monia Balsamello nella sua Prefazione, “il diario lirico che ci propone l’Autrice è a metà tra il racconto di se stessi e il tentativo di creare un ambito più comune e collettivo”. Il diario, del resto. come la Psicologia ci insegna, non serve solo per segnare appuntamenti o per tracciare un elenco di fatti vissuti, ma ci aiuta soprattutto a parlare a noi stessi, a farci capire chi siamo, a confidarci con quel Sé nascosto che spesso fa capolino fra i nostri lapsus, i nostri atti mancati o le nostre paure più profonde. 

Ecco perché Debora parla soprattutto a se stessa in questo libro, in un flusso di coscienza nel quale moltissime di noi si possono riconoscere, magari adolescenti, alle prese con amori sbagliati o con scelte troppo ardue da compiere da sole.

Una narrativa intimista, quindi, un diario psicologico fresco, pagine che, a prima vista, sembrano testi di canzoni: resta solo da  musicarle…

Debora Scalzo

Editore: Ibiskos Editrice Risolo

Collana: Schegge

Anno edizione: 2016

Pagine: 126 p. , Brossura

  • EAN: 9788854613447

Prezzo: Euro 12; on line E 10,20

Sito IBS: http://bit.ly/2izTf68

Debora Scalzo

Debora Scalzo, trentenne, nata ad Asti, dall’età di ventitré
anni vive e lavora a Milano.

Mamma, moglie e assicuratrice con la passione per la
scrittura, la lettura e la musica, ama molto le Forze dell’Ordine, alle quali dedica idealmente il suo romanzo 

“Io resto così” è il suo primo romanzo, a cui è molto
legata, il primo di una lunga serie.

Nonché il suo “motto” per la vita.


IBISKOS  Casa Editrice Risolo


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About Author

Sono Psicologa e giornalista.
Direttore editoriale di "Le Cronache della Bellezza", amo informare.
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