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Storm Thorgerson in mostra a Monza dal 12 giugno al 24 agosto

Una galleria caleidoscopica e visionaria di sogni stampati su carta.

Visioni che prendono vita e corpo materializzandosi in opere uniche.



Questo ha saputo creare Storm Thogerstorm, scomparso solo un anno fa: sapeva conciliare utopia e sogno, solennità e magia condensandole in un iperrealismo visionario che donava ai suoi lavori una forza evocativa e provocatoria straordinaria, tipica della musica rock.


Ora abbiamo la possibilità di vedere di persona questi capolavori psichedelici grazie alla mostra allestita al Palazzo dell’Arengario di Monza a partire dal 12 giugno dal titolo The Gathering Storm – Dai Pink Floyd ai Muse le grandi copertine rock di Storm Thorgerson.


Muse, «Absolution», 2003

Pink Floyd Wish you where here 

Sessanta opere in tutto, tra fotografie, grafica, video, poster e artworks, che hanno illustrato, nel corso degli anni, album ed artisti che oggi sono leggenda. Una mostra per interpretare la musica come energia irrazionale e quasi magica, dove la creatività dell’artista si afferma negli infiniti mondi possibili che scaturiscono dal suo talento e dalla sua immaginazione. Dai Led Zeppelin a Peter Gabriel, da Paul McCartney ai Nice, dai Cranberries ai Muse e soprattutto i Pink Floyd, amici d’infanzia e poi compagni di vita, le immagini di Storm Thorgerson rimangono come una insuperata sintesi di talento, tecnica e creatività.

Cranberries, Bury the Hatchet (1999)

La mostra è accompagnata da un catalogo antologico illustrato e da un video esclusivo sul lavoro di Storm Thorgerson con interviste e testimonianze, e integrata da un workshop specificamente rivolto ai giovani fotografi e designer con Dan Abbott, direttore creativo di Stormstdio di Londra, sul tema musica e fotografia. 

Adam and Eve, album dei Catherine Wheel pubblicato nel 1997

Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Monza, la mostra è prodotta da CLARART e organizzata da ARTEUTOPIA con STORMSTUDIOS, e curata da Luigi Pedrazzi e Daniel Abbott. Durante l’inaugurazione ci sarà un concerto di Andy e Marco Pancaldi dei Bluvertigo ispirato al percorso della mostra.



Una grande mostra antologica italiana in omaggio al grande artista inglese dopo la sua recente scomparsa.


The Gathering Storm

Dai Pink Floyd ai Muse le grandi copertine rock di Storm Thorgerson


Palazzo dell’Arengario

Monza, Piazza Roma 1 

12 giugno – 24 agosto 2014

da martedì a domenica ore 17-23


INGRESSO LIBERO


Opening mercoledì 11 giugno h 19.00

Chi era Storm Thorgerson


Storm Thorgerson è nato in Inghilterra il 28 Febbraio 1944 a Potters Bar, una cittadina di 21.618 abitanti della contea dell’Hertfordshire, oggi contea del Middlesex. Ha conseguito una specializzazione in lingua Inglese e Filosofia presso la Leicester University, e un master in Film e Tv al Royal College of Art di Londra. Nel 1968, insieme a Aubrey Powell (detto Po), ha creato “Hipgnosis”, uno studio di grafica e design specializzato in fotografia creativa rivolta soprattutto al mondo della musica, con progetti per le copertine di molti gruppi rock come Pink Floyd, Led Zeppelin, Genesis, 10cc, Yes, Peter Gabriel, Black Sabbath, Paul McCartney, Syd Barrett e Styx tra gli altri. Nel 1983 Storm, con Po e Peter Christophersen, ha formato la “Green Back”, che ha prodotto numerosi video per Paul Young, Yes, Nick Kershaw, Robert Plant, Interferon, Nona Hendryx, Big Country; con Learning to fly per i Pink Floyd ha vinto il premio come miglior regista ai Billboard. Nel 1994 ha diretto sei cortometraggi per i Pink Floyd, utilizzati come sfondo durante il loro tour mondiale; inoltre ha girato un documentario scientifico “The Rubber Universe” sulla Costante di Hubble per l’Equinozio. Nel 1997 ha raccolto le immagini fatte per i Pink Floyd in un libro chiamato “Mind Over Matter”, pubblicato dalla Sanctuary Books. Fra i libri che ha scritto: “100 Best Album Covers” (Dorling Kindersley) e “Eye Of The Storm” (Sanctuary Books). E’ mancato in Inghilterra il 18 Aprile 2013.


GALLERY:

La cover del singolo Setsugekka pubblicato da Yumi Matsutoya nel 2003

Pink Floyd, «Pulse», 1995

La copertina di «Division Bell» dei Pink Floyd, 1994

Led Zeppelin, «Presence», 1976

Pink Floyd, «Delicate sound of thunder», 1988

Pink Floyd, The Dark Side of The Moon (1973)

Wish you where here, Pink Floyd

Il poster ideato per la mostra «Interstellar» dei Pink Floyd alla Cité de la musique a Parigi nel 2003

CLARART

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Oriana Mariotti

Sono giornalista e presto psicologa.
Entusiasta, disordinata e appassionata di Bellezza, sono il Direttore editoriale di “Le Cronache della Bellezza”, amo informare ma sono sempre in ritardo!
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