X Factor, lo Stile di fingere di non aver bisogno di andare alla toilette – X Factor Italy, we don’t need to go to the toilet


Photo by Roberta Sotgiu

First step in Genoa for X Factor Italy. But be careful: you can’t go to the toilet.


C’eravamo anche noi ieri pomeriggio ai primi casting della nuova edizione di X Factor Italia che andrà in onda sempre su Sky a partire da settembre. C’eravamo innanzi tutto perché l’evento è un fenomeno di costume davvero rilevante, anche se non è basato né sulla moda né sulla musica, bensì sul “volere essere, volere diventare, volere apparire”. Esserci, insomma.

L’organizzazione, può esser detto, è riuscita a non tener conto delle esigenze del pubblico assetato che, sotto un imprevisto sole altrettanto imprevedibilmente cocente, vista anche l’ora – le 17 ed oltre – ha atteso per aprire il cancello del 105 Stadium di Genova dopo più di un’ora di attesa da parte del pubblico non pagante ma davvero molto stanco. Gli idranti ce li siamo risparmiati, quindi, ma quando poi il cancello si è aperto la classica bolgia infernale che sconquassa e spinge e tira e soffoca c’è stata, of course.

Ecco, parlando noi soprattutto di Stile, inteso a tutto tondo e non solo declinato nella versione strettamente legata al fashion, su questo in effetti si è caduti abbastanza rovinosamente. Ma si può sempre rimediare, in meglio o in peggio; dipende dai punti di vista. 

Dopo l’apertura dei cancelli molti individui si sono messi a correre, novelli maratoneti dell’“esserci” televisivo, alla ricerca del posto agognato, quello preferito, quello migliore, quello, insomma. 

Per poi ritrovarsi a sedere esattamente dietro le sedie regali dei regali quattro giudici, e non riuscire a scorgere nemmeno il volto del concorrente di turno. Ma le schiene erano davvero belle, soprattutto il retro delle sedie aveva quel suo non-so-che… di chic e misterioso.


Photo by Oriana Mariotti


Quindi appurato che lo staff “giornalistico” o di chi fa informazione non pare sia stato esaudito in tutti i suoi “desiderata”, soprassediamo e passiamo oltre.

Le prove applauso.

Ecco, dovete sapere, cari e care affezionati lettori che, proprio come in testi già ampiamente celebrati, la realtà è ancora peggio della finzione della realtà. Ovvero: Tizio arriva, addomestica il pubblico e, da abile giocoliere, detta le regole del gioco – finzione.

Nella fattoria orwelliana, il pubblico, la grande massa, è davvero felice di poter applaudire quando gli viene richiesto, mentre Alessandro Cattelan presenta fingendo un entusiasmo anfetaminico, così come è altrettanto felice di fare “Buuuuuuh!” quando gli viene detto, e va altrettanto in brodo di giuggiole quando deve esclamare “Wow!!!”. Essendo conoscitrice del linguaggio televisivo, di certo non ha stupito la scena orwelliana; piuttosto mi è parso sinistramente pericoloso il modo in cui queste regole dettate alla massa venivano prese: euforia, sorrisi, disapprovazione ed approvazione, tutto questo Finto ha davvero esaltato la Massa. Bene, anzi male, ma ne prendiamo atto e soprassediamo nuovamente.

Arrivano i giudici, tra il tripudio degli spettatori; sono in tre, manca Marco Castoldi in arte Morgan , si è detto “per un blocco stradale in autostrada”… va bene, facciamo finta che il vero sia sempre finto, e ci autoconvinciamo che sia assolutamente vero ciò che, forse, non è. Ma ciò che è mefistofelicamente paradossale, è che una parte del pubblico abbia pensato ad una “finta”, una sorta di “fatto apposta” per suscitare clamore ed una reazione da parte del pubblico che, al vedere apparire la magica visione dell’amato geniale e vizioso Morgan, sarebbe andato in visibilio. Invece in quel caso, il giudice non c’era sul serio. Chissà dov’era, a dormire, a mangiare, a lottare contro i tir in autostrada? Peccato che qualcosa non tornasse, dato che la mattina era stata pubblicata dal sito di X Factor Italia una foto di gruppo dei 4 giudici, appena arrivati nella Superba. E lì il geniale Morgan c’era, poffarbacco.


Photo by X Factor Italia


Una volta preso posto, Elio, Simona Ventura e Mika appaiono davvero pronti per affrontare 7 ore filate di registrazione. Altro particolare: la produzione ha dato ovviamente per scontato che, nella finzione del vero che però è falso, volesse registrare fingendo che si stesse a Napoli. Ma si è scordata di dirlo al pubblico. Per cui, appena Elio esclamava: “Pubblico di Napoli ciao” arrivavano fischi ed altri rumorii da destra e manca per la disapprovazione da parte di un pubblico assolutamente genovese, improvvisamente risvegliato dall’orwelliano torpore… le radici geografiche contano, allora!

Inizia lo stillicidio delle audizioni, tutti concorrenti provengono dal sud Italia: chi da Napoli, chi da Lecce, e così via. In verità durante il primo giorno di casting pare che nessun concorrente abbia brillato in modo particolare; nessuno è stato pessimo ma nessuno è stato fenomenale, tranne il trio presentatosi per ultimo prima della pausa delle 21,30: tre ragazzi di Nocera che hanno davvero strabiliato per bravura e potenza vocale, che si sono esibiti in una versione rap- hip hop di Madness dei Muse. Davvero bravi, gli unici che hanno veramente “spaccato“, come ha affermato l’inglesissimo Mika nel suo inglesiano.

Il loro stile? hip hop ovviamente, ed anche se quel fenomeno vocale di cantante solista quarantaduenne che tanto ha ricordato il nomade Daolio era stato preso prima dell’esibizione simpaticamente per i fondelli dalla Ventura nazional-popolare, poco importa: bravo davvero, il riscatto è arrivato, standing ovation , questa volta Vera, per fortuna (loro). Peccato che Morgan non ci fosse, perché, da acuto osservatore quale è, avrebbe sicuramente apprezzato. 

Tanta immensa stima va da parte della sottoscritta a tal concorrente Lorenzo, biondiccio, fronte alta e spaziosa, timido quanto basta, che si è esibito cantando una canzone di Mika in modo davvero particolare. Usando il falsetto in modo del tutto selvaggio, ha conquistato appieno le mie simpatie; artista è chi artista lo sa fare, e vi assicuro che quel Lorenzo ha avuto davvero la genialità di accostare due stili di canto così differenti in una sola canzone e soprattutto tanto, tanto coraggio. Tanta stima. E scommetto che anche lui sarebbe stato sicuramente apprezzato dal giudice Morgan; cosa che non è avvenuta per i suoi colleghi, che lo hanno rimandato a casa.

Tra gli altri cantanti nessun altro, a mio modestissimo avviso, ha brillato particolarmente; siparietto che televisivamente tanto fa, una cantante che dice di essere vedova e di avere una bambina che la sta aspettando nel backstage. I giudici non la ritengono molto capace nel canto, le dicono che deve lasciarsi più andare (ma, dico io, poveretta, che ne sappiamo che questa magari non abbia assolutamente problemi nel farlo ma quello sia semplicemente il suo modo di cantare?) Tant’è, deve stare al gioco ed annuire al redarguire della Ventura, ma Mika le chiede di portare sul palco la figlia, e lei lo fa. Applausi, volemose bene e tripudio commosso generale.


Photo by X Factor Italia


Dato che la sottoscritta si è ritrovata direttamente alle spalle dei giudici, è stato praticamente impossibile alzarsi per qualsiasi motivo inclusi i normali bisogni fisiologici, “perché – secondo la logica televisivo – lageriana –  si sarebbe visto un posto vuoto nelle inquadrature”. Pecca che davvero ha stonato nel quadro organizzativo; sarebbe bastato dire in anticipo che chi si fosse seduto lì non si sarebbe potuto alzare da lì alla fine delle registrazioni, ovvero per 4 ore almeno. Cosa che, non essendo stata comunicata, ha fatto inviperire non poche persone che, appena la pausa delle 21.30 (10 minuti eh, non scherziamo!) è scattata, si sono precipitate alle toilette con tanto di coda infinita, peggio dell’affondo del Titanic quando le scialuppe erano poche ed i croceristi si affannavano per mettersi in salvo. 

Noi abbiamo desistito. Abbiamo optato per un’ottima pizza e ci siamo finalmente rilassati quando, sbirciando sul sito “official” di X Factor, abbiamo appreso che Marco Castoldi in arte Morgan aveva fatto la sua comparsa

Ecco, questo ci ha veramente migliorato la serata.




Grazie a Roberta Sotgiu, mia instancabile compagna di lavoro e collaboratrice per il materiale fotografico.




A questo pomeriggio per altre news.


Il pubblico di Genova prima dell’inizio della registrazione:


Photo by X Factor Italia 

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Sono Psicologa e giornalista.
Direttore editoriale di "Le Cronache della Bellezza", amo informare.
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