Ray Manzarek, his last “Fiest of Friends”


An angel runs

Thru the sudden light

Thru the room

A ghost precedes us

A shadow follows us

And each time we stop

We fall


Un angelo passa correndo

Attraversa la luce improvvisa

Attraversa la stanza

Uno spettro ci precede

Un’ombra ci segue

E ad ogni nostra fermata

Cadiamo

Ray Manzarek, keyboardist and founding member of The Doors, passed away yesterday at 12:31PM PT at the RoMed Clinic in Rosenheim, Germany after a lengthy battle with bile duct cancer. He was 74. At the time of his passing, he was surrounded by his wife Dorothy Manzarek, and his brothers Rick and James Manzarek.


Quando suonava, Ray chiudeva gli occhi ed oscillava il capo, con quel suo mezzo sorriso sognante, pura espressione dell’estasi che gli procurava posare le dita sulla tastiera ed udirne i suoni. La figura alta e magra, gentile, i capelli biondi e gli occhiali, era un uomo gentile e modesto. Pronto a dividere, se non più spesso a lasciare la scena al Mito, al suo amico Jim, restava in disparte e suonava, accompagnava le sue poesie, aspettava, capiva. Ray Manzarek non c’è più, si è spento ieri sera dopo la mezzanotte a Rosenheim, in Germania, dopo avere condotto una dura lotta contro il cancro al fegato che lo stava uccidendo. Aveva 74 anni e, per fortuna, non era solo, accanto a lui la moglie Dorothy ed i fratelli, Rick e James.   

Non volevo parlare della sua scomparsa, mi ero ripromessa di non farlo. Non è che non vi volessi parlare di lui o dell’evento in sé – troppo spesso qualsiasi notizia è anche un pretesto per scrivere di cose che non interessano veramente – ma non mi piace cavalcare l’onda della notizia se è quella della scomparsa di qualcuno (e che “qualcuno”, aggiungo).

Ma qui ho approntato una sezione più riservata nella quale, appunto, posso lasciarmi un po’ andare, dando libero sfogo a ciò che mi passa per la testa e nel cuore.


Ray ha fondato i Doors quando, nel 1965, incontrò sulla spiaggia californiana di Venice Beach Jim Morrison. Il resto è storia, una storia fatta di successi, di clamore, di scandali, di grandi riconoscimenti, ma sempre improntata all’amore per la musica. 

Il suo amico e compagno nei Doors, il chitarrista Robby Krieger, appena appresa la notizia, ha detto:
“Sono profondamente colpito dalla scomparsa del mio amico e compagno di band Ray Manzarek. Sono solo contento di essere stato in grado di suonare le canzoni dei Doors con lui durante l’ultimo decennio. Ray ha occupato una parte enorme della mia vita e sentirò per sempre la sua mancanza “.


Potrei parlarvi della sua biografia, fare un resoconto dei successi dei Doors, parlare di Jim Morrison, assurto a mito assoluto del rock e del lisergico, Re Lucertola.

Preferisco invece dedicargli una poesia, un verso scritto proprio dal suo amico Jim, che è sicuramente con lui in questo momento, a formare quella “Feast of friends” più volte cercata e declamata.



(…) They are waiting to take us into 

the severed garden
Do you know how pale and wanton thrillful
comes death on a strange hour
unannounced, unplanned for
like a scaring over-friendly guest you’ve
brought to bed
Death makes angels of us all
and gives us wings
where we had shoulders
smooth as raven’s
claws 

No more money, no more fancy dress
This other kingdom seems by far the best
until it’s other jaw reveals incest
and loose obedience to a vegetable law.

I will not go
Prefer a Feast of Friends
To the Giant Family. 


(…) Stanno aspettando di portarci
nel giardino reciso
Sai quanto pallida, paurosamente oscena
arriva la morte, in una strana ora
non annunciata, non prevista
Come una spaventosa ospite eccessivamente amichevole
che ti sei portato a letto
La morte fa di tutti noi degli angeli
e ci dà ali
dove avevamo spalle
lisce come artigli di corvo

Niente più soldi, niente più vestiti stravaganti
L’altro regno sembra di gran lunga il migliore
sino a quando l’altra sua faccia rivela l’incesto
ed obbedisce ad una legge vegetale

Non voglio andare
Preferisco una Festa di Amici
Alla Famiglia Gigante. 






Ciao Ray





About Author

Sono Psicologa e giornalista.
Direttore editoriale di "Le Cronache della Bellezza", amo informare.
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