Cosa può esserci di più intrigante che visitare una mostra di Helmut Newton?
Per i fortunati romani e per chi ha voglia di spostarsi, c’è una mostra da non perdere: quella del grande Helmut Newton appunto, che dopo il Museum of Fine Arts di Houston e il Museum Für Fotografie di Berlino, sua città natale, approda al Palazzo delle Esposizioni di Via Nazionale, nella capitale.
Il nome della mostra è composto da tre tempi, «White women», «Spleepless Nights» e «Big nudes»,che rappresentano i tre libri pubblicati da Newton negli anni ’70. «Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare. Questi sono i tre concetti che riassumono l’arte della fotografia» disse Newton in un’intervista rilasciata a Frank Horvat nel 1986. «Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere. Nelle mie foto non c’è emozione. È tutto molto freddo, volutamente freddo».
Foto Ansa
Le sue icone sono modelle che vengono ritratte in strada, spesso in atteggiamenti sensuali, a suggerire un uso della fotografia di moda come pretesto per rappresentare una propria realtà. La realtà di un artista che, attraverso i suoi scatti, crea dei «quadri» teatrali in cui predominano l’ambiguità, il gioco erotico, l’ironia e le situazioni limite.
«Spesso mi capita di soffrire d’insonnia» diceva Newton, che morì di incidente stradale sul Sunset Boulevard a Hollywood nel 2004. «E forse ho visto troppe immagini in vita mia per poter dormire tranquillo».
Foto Ansa
Newton toccò l’apice della sua carriera a Parigi a partire dalla fine degli anni ’50, dove fece molti scatti per alcune delle riviste più fashion del tempo, prima fra tutte Vogue, diventando un caposaldo della “Fashion Photography”, la fotografia di moda.
Foto Ansa
La mostra, inaugurata il 6 marzo, è visitabile sino al 21 luglio.
In appendice i riferimenti.
HELMUT NEWTON
«White women», «Spleepless Nights» e «Big nudes»
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale 194 – Roma
dal 6 marzo al 21 luglio 2013