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 L’estate che non passerà: incontro con i Bluvertigo e Tiziana Frosali

L’estate che non passerà è il primo romanzo di Tiziana Frosali. Un libro che parla di amicizia, di ricordi e soprattutto della scoperta di un gruppo musicale, quello dei Bluvertigo, da parte di alcuni amici che hanno seguito il grande tour estivo del 1998 che portava il nome del secondo lavoro della band, Metallo non Metallo, che li ha consacrati come una delle migliori band italiane.

Il romanzo è stato presentato ieri pomeriggio in Piazza Vasari ad Arezzo all’interno del programma Estraincontri del Simmetrie Festival, alla presenza dell’autrice, Tiziana Frosali, dei membri della band Andrea Andy Fumagalli (voci synth e sax), Livio Magnini (chitarre), Sergio Carnevale (batteria), e Marco Pancaldi, primo chitarrista del gruppo. 

L’incontro, cui ha partecipato un pubblico interessato e numeroso, è stato soprattutto l’occasione per ripercorrere la storia della band monzese e per presentare l’autrice, già editor di Come Undone, fanzine italiana dedicata ai Duran Duran. Tiziana Frosali è anche cofondatrice del sito Prospettiva Bluvertigo dedicato sia al repertorio storico che alle novità che riguardano la band, attualmente in tour (questa sera l’ultima data ad Arezzo) che ha in cantiere un album ed il cui primo singolo Andiamo a Londra, presentato in anteprima al Concertone del Primo Maggio, uscirà a settembre.




Durante la presentazione del libro è stato chiesto a Tiziana Frosali quanto le sia servito scrivere; se per lei sia stato doloroso o emozionante. La risposta è stata: “E’ stata una necessità per fissare ciò che non volevo si perdesse. Sia per me che per le persone che mi erano accanto, quello è stato un periodo importante a livello umano. E’ stato terapeutico. E soprattutto, scrivere e rileggere ciò che avevo fissato su carta mi è servito a rivivere e a comprendere meglio quei momenti nella loro interezza”.

I Bluvertigo hanno parlato delle tappe del loro percorso artistico soffermandosi soprattutto sul momento del congelamento, quel 2001 che ha segnato inevitabilmente le vite dei musicisti. Livio Magnini ha sottolineato che quel momento è stato utile per non ritrovarsi sul palco senza non avere più nulla da dire né entusiasmo nel suonare insieme. Oggi invece, dice il chitarrista, durante i concerti i Bluvertigo si divertono, sperimentano, sono tornati loro stessi proprio anche grazie alla fase di congelamento. Andy aggiunge che l’esperienza con i Bluvertigo è stata coinvolgente a 360 gradi; un impegno a tempo pieno talmente importante che, quando si è verificato lo stop, per lui la “fine” del gruppo ha rappresentato un momento critico. “La fine dei Bluvertigo per me è stata come non ritrovare mamma e papà in spiaggia da bambino dopo una nuotata” ha detto. Per questo ha iniziato a dedicarsi alla pittura in modo continuativo e a focalizzarsi su altri progetti, per mettere meglio a fuoco la propria identità.  Sergio ha ricordato che all’epoca ha seguito Morgan nella sua attività da solista ma che tutto era diverso rispetto alla vita all’interno della band. 




Molto intenso il momento in cui Livio ha letto alcune pagine del libro, quelle relative alla consacrazione del gruppo durante l’MTV Day del ‘98: “I Bluvertigo avevano preso il volo. Nel corso dell’anno avevano suonato praticamente in tutta Italia, quasi ogni sera. Un massacrante tour de force che li aveva portati a farsi conoscere dal grande pubblico e l’entusiasmo della folla per quella breve esibizione in diretta televisiva ne era la prova, Non dovevano ringraziare altri se non loro stessi (…)”.

“Abbiamo iniziato come due “gruppi” a sé tanti – ha detto il chitarrista- da una parte c’erano loro, i nostri fan, e dall’altra c’eravamo noi. Alla fine però, tutto era cambiato: non esistevano più un “noi” e un “loro”, ma un unico gruppo compatto“.

Immancabili le domande sulla partecipazione di Morgan – assente per impegni lavorativi – ad X Factor. I ragazzi hanno ammesso che inizialmente non vedevano di buon occhio , come tutt’ora, i talent, ma che Morgan, come ha dichiarato Andy, “è riuscito a preservare la sua essenza in un clima delirante”. “Morgan non ha mai fatto compromessi restando sempre vero e fedele a se stesso ed in stile molto Bluvertigo” Ed ancora: “non è mai sceso a compromessi; ha portato molto alla musica attraverso il mezzo televisivo”. Una persona del pubblico chiede se Morgan sia ingombrante e se il suo successo sia stato un peso per gli altri membri del gruppo. Risponde Sergio: ” Marco è una testa pensante impegnativa. Grazie a lui però i Bluvertigo hanno avuto anche un nuovo pubblico e questo è stato un vantaggio. Resta sempre e comunque una persona vera.”




Ultima parola alla editor della casa editrice La Tana del Bianconiglio, Francesca Rabitti, che ha detto di avere letto il manoscritto tutto d’un fiato. “Questo è un libro anche per chi non è fan dei Bluvertigo – ha precisato – I personaggi sono vivi, umani; mi ci sono affezionata ancora prima di conoscerli. E soprattutto sono felice di essere stata presente al concerto che i Bluvertigo hanno tenuto a Monza il 12 giugno in occasione del Brianza Rock Festival: lì ho capito quello che era stato nel ’98. Ho vissuto la stessa energia”.


Grazie ai Bluvertigo, grazie ad Andy Fumagalli per l’opera di copertina e a Fabrizio Grigolo per l’apporto grafico.


Grazie Tiziana Frosali




E grazie a Marco Morgan Castoldi, che si è scusato di non poter essere presente all’ incontro ed ha avallato la pubblicazione del libro. 




Ph. Roberta Sotgiu






L’Estate che non passerà 

di Tiziana Frosali

pag. 300 – euro 18,90

La Tana del Bianconiglio casa editrice


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