Senza la propria routine fatta di giochi con gli amichetti e lezioni a scuola, ormai da due mesi i bambini che frequentano il Nido e la scuola elementare sono chiusi in casa o hanno comunque ridotto molto le loro uscite. Molti di loro soffrono di agitazione, irritabilità e difficoltà di concentrazione, tutti segnali di una frustrazione che i genitori si ritrovano a dover gestire. Ma senza sapere come, essendo anche loro occupati tra lavoro e casa oppure inattivi, in attesa della riapertura delle aziende.
Cosa Fare
Ri-creare delle piccole routine
Fondamentale per i bambini è avere dei momenti gestiti da abitudini, piccole ancore rassicuranti: “ci alziamo, facciamo colazione, giochiamo..”
Incentivare e valorizzare i contatti sociali per attenuare l’isolamento
Per i più piccoli, questo può avvenire attraverso video collegamenti con le educatrici, mentre per i più grandi anche attraverso videochiamate con i compagni o i parenti.
Mantenere la calma
Cercare di trasmettere ai propri figli calma e tranquillità è importante, perché i genitori sono i loro modelli di riferimento.
Attenzione all’esposizione ai mass media
Diamo informazioni su cosa sta succedendo, ma in modo limitato e soprattutto selezionato con cura, anche rispetto alle diverse età.
Dare sempre ascolto alle loro emozioni
Ricordiamoci che stimolare i bambini con delle domande è sempre utile per capire le loro paure e cercare di risolverle insieme.
Mettere in pausa i conflitti familiari
Spegnere o affievolire il più possibile eventuali conflitti tra genitori preesistenti all’emergenza Covid. Non è il momento di liti.
Rassicurare ed essere ottimisti sul futuro
Avere il più possibile un atteggiamento positivo: questa situazione di isolamento avrà una fine.
Fantasticare e lasciar spazio alla fantasia
E’ utile più di quanto possa sembrare lasciarsi andare ai sogni e giocare insieme al “cosa faremo”!
Stimolare i comportamenti altruistici
La chiusura e l’isolamento vanno rispettati perché sono utili per le persone più fragili, i nonni, i bambini malati.
Valorizzare la possibilità di condividere più tempo e attività insieme offerta dalla quarantena
Fonte: https://bnews.unimib.it/
Cristina Riva-Crugnola, professore associato di psicologia dinamica